venerdì 1 agosto 2014

Il sogno dello squalo

Durante la sua vita, ogni squalo coltiva un sogno.
Che sia martello o meno, uno squalo cresce con un chiodo fisso; un po’ come un pescespada che abbia fatto un fioretto.
Egli vuole fare l'attore.

Sin dai tempi della squala, ogni squalo ambisce a provare le luci della ribalta ed è pronto a qualsiasi cosa pur di tentare la squalata al successo.
Come Drina la Squala, attrice dalle dubbie squalità, divenuta celebre anche e soprattutto perché scesa a compromessi tali che i bene informati non esitano a definire squalidi.
Tante le storie di quelli che non ce l'hanno fatta o che hanno finito per diventare semplici comparse sul set: lo squalo da spiaggia, lo squalo da giardino, da salotto o lo squal da bagno.
Alcuni sono diventati caricaturisti, specializzandosi a recitare sempre la solita parte come lo squalibrato, lo squalmanato o il tipo squaltro; altri grazie alla loro abilità fisica sono diventati controfigure prestandosi a girare le scena dove l’eroe di turno cade dalle squale, squala una parete rocciosa o viene squaliato da un lanciafiamme.
Curioso il caso degli squali Feriepa, diventati famosi per l’abitudine di presentarsi sul set con grandi uova di cioccolata.
Meno celebri, ma alquanto attivi nel mondo dello spettacqueo, gli squali Sgravifi ai quali da sempre i produttori fanno riferimento per contenere i costi di realizzazione.
Non mancano anche tra gli squali i casi di celebrità finite nei guai con la giustizia: come Pinnella che, dopo avere squalasciato una fortuna al tavolo verdesca, fu sorpreso a barare durante un torneo di Squala Quaranta ed immediatamente squalificato o, peggio ancora, il famosissimo Jack, incarcerato per avere ucciso l'aristrocratico bagnante inglese Sir Physta e da allora ricordato come Jack lo Squaltatore.

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Il giovane Pasqualino ha ottenuto un provino per una parte in un film, ma proprio quel giorno non si sente bene e si lamenta con la mamma.

“Non ce la farò mai… Non posso farcela...”
“Ah! Sei tal e squale a tuo padre! Smettila di lamentarti e togliti quella camicia che è tutta squalcita!”
"Ma non sto bene; mi hanno fissato il provino proprio oggi che ho la branchite!"
"Ecco prendi una Tachipiraña™; fra squalche ora starai meglio."
“Ma speriamo... Sono davvero giù di tonno.”
"Te lo dico fuori dai denti: ti voglio positivo! Ricorda: tu, lo squalo sei!"
"Sì, lo so che sono uno squalo, mamma."
"No idiota: lo Squalo 6, è il film per cui vai a fare il provino."

E così fu che anche il giovane squalo ebbe la sua opportunità di successo, purtroppo rovinandola recitando come un pescecane.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah, secondo me c'è un errore nel testo: non si scrive squalificato, ma scalificato... se la logica non m'inganna.

Antonio

Antonio, Antonio, mmmh... chi può essere? Ti dò un indizio mio caro Simone: ti ricordi il 200220022002 (20.02.2002 ore 20 e 02)... momento indimenticabile ed irripetibile!

P.S.
Le tue storielle sono divertenti!

Stefano Viaggi ha detto...

Caro Obongo,
per fortuna quest'estate, invece di andare al mare, abbiamo deciso di squalare le montagne dell'alto adige: spero di non fare brutti incontri squalificanti.
O forse no.
In effetti di squali ce ne sono ovunque...
Buona estate!