giovedì 7 dicembre 2006

CensuRAI?

Il Ministro per le Interferenze negli Affari Nostri ha recentemente ridisegnato la legge sulla censura televisiva.
Ecco in breve come i nuovi emendamenti andranno a ritoccare programmi e palinsesti.

Cartoni animati.
Nei cartoni animati destinati ai bambini non potra' piu' essere mostrata alcuna scena di violenza. A farne le spese saranno i cartoni come Tonf & Sgarry. Non potendo i due eccedere in reciproche violenze gratuite, come percuotersi con mattarelli o ferri da stiro, i disegnatori della serie hanno pensato di farli ripiegare su attivita' alternative, il giardinaggio per Tonf e l'origami per Sgarry, sperando di incontrare almeno il gusto di una piccola fetta di spettatori: i ciechi. Per un inspiegabile cavillo saranno salvaguardati dalla legge gli spot che vanno regolarmente in onda durante la trasmissione: quelli dei giocattoli della serie "Sventrix" e dell'ultimo videogioco per PC "Monsterworld", dove si guida un guardiacaccia zombie maniaco e armato di forbici all'interno di un asilo nido femminile.

Talk show.
I partecipanti ai talk show dovranno d'ora in poi evitare di pronunciare qualsiasi tipo di parolaccia e soprattutto di bestemmia. La legge prevede un'ammenda da 1 fino a 6 mesi di copertine su Modella 6000 per un "vaffa" o volgarita' affini e addirittura l'ospitata ad libitum su tutti i canali italiani per un bestemmione creativo in diretta.
Lo Stato, in collaborazione con il Vaticano, si sta facendo promotore di un nuovo programma televisivo dal titolo "Io Vip perdono", nel quale Padre Adalgiso Porcaloca ascoltera' i sinceri pentimenti dei peccatori vip e discutera' con loro i metodi migliori per riconquistare la perduta grazia televisiva.

Nudo e sesso.
Giro di vite anche per il nudo e per le scene di sesso. In tutti i film la censura provvedera' ad eliminare le scene "improprie" sostituendole, laddove possibile, con dialoghi precedentemente scartati dal regista.
Niente stupore dunque se vedrete Jack Fritt e Albertina Jeudi che cominciano a sbaciucchiarsi in modo passionale, poi di colpo attaccano a giocare a pinella e pochi istanti dopo ancora si danno un ultimo bacio convenendo "e' stato meraviglioso".
Scene di sesso e di nudo potranno essere viste dalle 3 alle 5 del mattino e solo dietro pagamento di una "tassa della passera" da versarsi oltre al regolare canone, gia' da tempo battezzato amichevolmente dai teleutenti come "tassa del cazzo".
Eccezioni consentite dalla legge saranno tutti i servizi sull'ultimo calendario di veline, ballerine, showgirl, aspiranti modelle, attrici vere o presunte tali che tutti i contenitori pomeridiani (compresi diversi telegiornali) potranno continuare a mandare in onda indisturbati.
Per la serie: censura si! Ma nessuno tocchi il diritto all'informazione!
Puo' l'italiano medio sopravvivere senza sapere se il marzo di Santina Forelli sara' col culo esposto al maestrale o con una tetta in controluce? Ed il backstage? Come si sentiva mentre il fotografo le inquadrava il capezzolo? E' stato facile, o ha dovuto fare i conti con la sua educazione cattolica? L'importante e' che il tarchiato camionista che comprera' il calendario e lo appendera' nel cesso di casa sua sappia che le foto veicolano un messaggio artistico e non pornografico.

Televisione verita'.
In quella che il Comitato Unico Linea Opposta ha definito una vera e propria falla in questa legge, anche i programmi di questo genere verranno risparmiati dal censore.
"Non vogliono che i nostri figli vedano Tonf & Sgarry, due cartoni animati che si prendono a morsi sulla coda, mentre non hanno nulla da obiettare sul fatto che possano vedere un motoclista correre contromano in autostrada a 350 orari per finire spiaccicato contro un TIR!", puntualizzano quelli del Comitato.
"Crediamo che sia un nostro preciso dovere non intaccare la cruda quotidianita' e proporla scevra di ogni forma di censura, affinche' raggiunga il cittadino nella sua completezza onde ingererare in esso una coscienza matura sui veri valori della vita" ribattono dal Ministero.
Il dibattito su questo presunto "buco" nella legge (ribattezzato il "buco" del C.U.L.O.) continua aspro e senza esclusione di colpi; un alto dirigente del Comitato e' gia' stato denunciato e condannato per direttissima a 2 anni di reclusione per avere avanzato illazioni su come tali programmi vengano trasmessi con il solo intento di attirare quei telespettatori, dai dubbi gusti, che amano vedere gente che si spiaccica contro i TIR.

Reality show.
Pesanti restrizioni anche sui reality show.
Non potranno essere piu' trasmessi se il numero medio di telecamere per partecipante non sara' garantito in almeno 15, di cui almeno 5 installate a non meno di metri uno dal soggetto ripreso.
Il numero di microfoni procapite dovra' essere non inferiore a 10, di cui almeno un paio installati sotto pelle ed uno strategicamente situato in modo da catturare il benche' minimo rumore corporale.
Il numero minimo di zuffe consentito e' stato fissato in non meno di 4 al giorno, mentre e' stato fissato a 3 il tetto di argomenti intelligenti trattabili per bimestre.
Strette norme anche su abbigliamento e comportamento: le partecipanti ai reality ambientati su isole, atolli e basi lunari saranno obbligate a vestire mini-tanga in tessuto di ragnatela (vedi clausola sulla legge per l'informazione) mentre per i partecipanti uomini varra' l'obbligo di riuscire a limonare con almeno una controparte femminile entro la prima settimana di permanenza.
Per le trasmissioni settimanali in studio e' fatto assoluto divieto di invitare chiunque dimostri la conoscenza della lingua italiana o possa certificare un IQ superiore a quello di un limone.

Buona visione a tutti.

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