mercoledì 6 dicembre 2006

La raccolta differenziata

Vai a spiegare alla vecchia zia Carmelina che ora dovrà avere 4 pattumiere di colori differenti. Soprattutto perchè la zia Carmelina è daltonica! "Il sacchetto giallo è per la plastica zia Carmelina!" La vedi li', appallottolata nel suo scialle di lana ottenuto disfando i maglioni di generazioni di nipoti con un effetto a metà tra Missoni e il grunge da manuale, con una bottiglia vuota di acqua Minkiotta, a fissare i secchi dell'immondizia. "Zia Carmelina, l'umido si mette fuori tutti i giorni, mentre il secco solo il mercoledì e il sabato!" Zia Carmelina, che oltre che daltonica è anche un pò dura d'orecchio, chiede a gran voce cosa siano l'"orrido" e il "becco" che deve buttare via. Impossibile spiegarle esattamente le definizioni di umido e secco, tanto vale andare ogni giorno a casa sua a buttare via qualcosa di ciascuna categoria per permetterle di distinguere i sacchetti in base a quello che c'è già dentro. Zia Carmelina non capisce infatti il perchè non possa più incenerire tutto nel suo bel camino come si faceva una volta e non conosce molto bene la definizione di CFC e altri gas nocivi alla salute.
Ma Zia Carmelina non è la sola ad avere dei dubbi sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Nel paese dove lavoro, la raccolta differenziata viene praticata già da un anno ed ancora oggi il Signor Lello pur di non acquistare i sacchetti colorati ed andare al comune a ritirare il bidone blu e quello giallo, preferisce caricarsi i sacchetti indifferenziati in macchina e farsi dodici kilometri per gettarli in un cassonetto del capoluogo dove la raccolta differenziata ancora non è arrivata.

In fila all'ufficio postale del medesimo paesino due comari chiacchierano per ingannare l'attesa.
"Oggi ho dimenticato di mettere fuori il sacchetto bianco dell'umido! Adesso tornerò a casa e ci sarà la puzza degli avanzi del cavolo soffocato che ho fatto ieri!" - fa' la prima.
"Certo che erano bei tempi quelli in cui non c'era la raccolta differenziata!" - fa' l'altra con aria nostalgica come se parlasse di quando l'uomo ancora non era stato cacciato dall'Eden!
"Eh si, ora ho la cucina invasa da sacchetti colorati, tutti mezzo vuoti, tranne per lo scatolone dove raccolgo la carta, che per giunta viene ritirata il mercoledì, quando io porto i bambini presto a scuola e mi dimentico sempre di metterla fuori, e se piove poi! Sai che casino!"
Hanno le lacrime agli occhi, mentre ripensano agli sforzi fatti per acquistare la cucina più alla moda e ai sacrifici fatti per pagarla, mettendo in croce mariti e figli pur di averla più bella della cognata stronza; infatti tutte le donne hanno una cognata stronza. Ora se la vedono scempiata da sacchetti e secchi colorati, e studiano di abbattere muri e camerette per ricavare una stanza nascosta dove riporre l'immonda immondizia differenziata!

Per iniziativa del comune del paesello, inoltre, si è deciso di adornare le vie periferiche per attrarre maggiore turismo. Ed ecco, con entusiastica partecipazione degli abitanti, che la suddetta decorazione prende corpo con tanti sacchetti colorati, contenenti artistico pattume multicolor, gettati in corsa dai finestrini per dare un'aria postmoderna alla squallida periferia.

Poco importa che ora sarà meno probabile mangiare un pesce che ha mangiato del plancton che ha mangiato le ceneri del nostro spazzolino da denti incenerito; prima le nostre cucine erano più in ordine!

1 commento:

anileve ha detto...

Semplicemente fantastico!