Ore 11.00, sotto un sole cocente, Obongo è in fila al bar di una delle tante piscine del resort, subito dietro ad una signora inglese. Una signora molto chic, con tanto di pareo e ciabattine griffate e qualche evidente ritocchino estetico qua e là, che si appresta ad ordinare e saluta quindi la barista.
- Buongiorno!
- Buongiorno signora, cosa le preparo?
- Vorrei vedere il colore del vostro rosé.
- Vuole un bicchiere di rosé?
- No, no. Vorrei vedere il colore del vostro rosé.
L’espressione della barista è un po’ confusa.
La richiesta giunge alquanto insolita ma lei non si scompone più di tanto e si dirige pronta verso il fornitissimo caveau che bar di quel tipo celano con mimetica perizia sei piani sotto terra, per i clienti di altissimo profilo. Caveau dove ovviamente i rosé e tutti gli altri vini vengono scrupolosamente conservati in ordine cromatico.
In realtà non fa altro che aprire il frigo dove tiene un po’ tutto e ne cava fuori una vecchia bottiglia di plastica, una volta contenente dell’acqua minerale e che in questa sua seconda vita ospita invece un liquido di difficile identificazione: potrebbe essere qualsiasi cosa, dall’alcool etilico al succo di melagrana tagliato con la trielina.
Liquido che però è rosé. E dallo scambio che ne consegue, si direbbe rosé al punto giusto.
- Oh sì, sì, sì. Perfetto! Lo voglio proprio provare.
Probabilmente forte di anni e anni di clienti bizzarri, la barista non fa una piega e versa il brodo di barbabietola in un bicchiere di plastica di Boemia dove aggiunge poi un paio di cubetti di ghiaccio ed una cannuccia.
Et voilà! Mentre nel mondo qualche centinaio di viticoltori viene colto da un malessere improvviso e inspiegabile, la britannica assaggia avida.
SLLLLUUURRRRPPPP… AHHHHHHHHHHHHHHH… LOVELY!
La sommelier del Pantone è in estasi.
Può apprezzare tutti i tannini dal celeste al blu oltremare, i sentori di ocra e i riflessi di fucsia e amarena (il colore, non il gusto, sia mai).
Dopo avere impugnato saldamente il suo bicchierone da 0,40 si allontana soddisfatta con la cannuccia in bocca dal bar, ingollando il suo liquido RGB 245,66,170 prima che il ghiaccio sciogliendosi lo renda un RGB 237,138,195 che si sa è una robaccia per buzzurri incolti, di quelli che bevono solo vini scoloriti del discount.
Obongo incrocia gli occhi della barista. La barista incrocia gli occhi di Obongo.
- Buongiorno!
- Buongiorno signore, cosa le preparo?
- Avrei solo bisogno di una salvietta.
- Prego le salviette sono qui.
- Le ho viste, ma non mi convincono del tutto.
- …
- Potrei assaggiarne una?
Nessun commento:
Posta un commento